Mudra del Loto

Immaginate di essere in Asia: siete seduti su una comoda pietra levigata dall’acqua e state ammirando un fiore di loto, dalle sfumature bianco rosacee… Ecco: questa sensazione la possiamo riprovare anche a casa, seduti su un caldo e morbido tappeto. Ci mettiamo tranquilli e lo creiamo con le nostre mani, grazie al Mudra del Loto.

Con le mani davanti al petto, facciamo in modo che si tocchino solo i polpastrelli delle dita e i lati: questo è il bocciolo del nostro fiore di loto. Immaginiamo il bocciolo di questo fiore nel cuore e, con quattro profonde inspirazioni, lo vedremo crescere e aprirsi… lasciamo che rimangano a contatto solamente le punte dei mignoli, dei pollici e la parte più vicina al polso. Manteniamo e, ad ogni inspirazione, lasciamo che indice, anulare e medio si allarghino sempre di più.

Mudra del loto

Quando il fiore di loto, o la ninfea, è completamente aperto assorbe tutta la luce e si riempie di gioia, leggerezza, calore…

Adesso, richiudiamo le nostre mani formando ancora una volta il bocciolo e lasciamo che si tocchino le unghie delle due, continuando il movimento facendo in modo che i dorsi siano uno appoggiato all’altro e le dita penzolino morbide verso il basso.

Ripetiamo questa sequenza per un po’ di volte: il chakra del cuore a cui è collegato questo mudra si purificherà e distribuirà buona volontà e affetto all’esterno, così come fanno le ninfee negli stagni.

 

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