La creatina è un integratore alimentare diffusissimo nel mondo dello sport. Sebbene la sua scoperta risalga a quasi 2 secoli fa, la diffusione su larga scala è avvenuta solo alla fine degli anni ’70, quando anche grazie a figure come Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone, un numero sempre crescente di individui ha abbracciato il mondo della cosiddetta “cultura fisica”.
Questo composto organico, sintetizzato naturalmente dall’organismo a livello epatico, è reperibile anche in cibi come carne e pesce.
La creatina, all’interno del corpo umano, si trova nella sua quasi totalità all’interno dei muscoli scheletrici, sotto forma di fosfocreatina, il cui ruolo principale è quello, attraverso un processo chiamato fosforilazione, di risintetizzare l’ATP (adenosintrifosfato), ovvero una macromolecola responsabile della produzione di energia. Questo concetto ci fa facilmente capire come l’accumulo di scorte di fosfocreatina nel muscolo aumenti le “capacità di lavoro” nella prestazione sportiva.
Studi di settore hanno dimostrato il significativo aumento di prestazione atletica già dopo poche settimane di somministrazione, in discipline di tipo anaerobico, che possono spaziare dal sollevamento pesi a salti e sprint. Tuttavia, sebbene non vi siano molti studi che analizzino la sua incidenza in attività a lunga durata, la supplementazione di creatina sembra avere effetti positivi anche nell’aumento della soglia anaerobica e nella tolleranza al lattato.
Oltre ai benefici in termini di efficienza dei sistemi energetici, però, un altro aspetto da constatare è quello dell’aumento di massa corporea, dovuto principalmente a due fenomeni: aumento di acqua all’interno delle cellule e miglioramento della sintesi delle proteine contrattili.
In ultima analisi è doveroso trattare la comune concezione che l’assunzione di creatina a lungo termine sia dannosa per la corretta funzionalità renale, tesi probabilmente dovuta al fatto che un composto azotato possa nel tempo provocare una eccessivo affaticamento renale. Non esistono tuttavia studi scientifici che evidenzino tale pensiero.