49-0. Per i novizi del pugilato questo numero porterà alla memoria il fresco record di Floyd Mayweather, campione americano imbattuto che, dopo il suo ultimo match del 12 Settembre 2015, ha deciso di ritirarsi.
Ma questo record appartiene ad un grande del passato, che insieme ad un altro mito Muhammad Alì ha diviso e tutt’ora divide gli appassionati di boxe su chi sia stato il più grande di tutti i tempi. Sto parlando del mitico Rocky Marciano che fu campione del mondo dei pesi massimi dal 23 settembre 1952 al 27 aprile 1956 e fu l’unico peso massimo della storia a ritirarsi imbattuto, difendendo il titolo sei volte.
Di origine italiana, Marciano nacque a Brockton, da Querino Marchegiano e Pasqualina Picciuto, due emigrati italiani che avevano lasciato il paese nei primi anni del secolo, a 16 anni, grazie a lavori in cantiere, sviluppò un fisico possente ed ottimo per praticare il pugilato.
Nel ’43 venne arruolato nell’esercito degli Stati Uniti e fu il suo primo approccio con la boxe, inizialmente si avvicinò per sfuggire agli incarichi ingrati che i superiori gli assegnavano, ma col passare del tempo dimostrò un talento fuori dal comune.
La sua carriera amatoriale consta di 12 incontri culminati con la vittoria del New England Golden Gloves, solo una sconfitta con Coley Wallace non gli permise di rimanere imbattuto anche fra i dilettanti.
Nel 1947 debutta tra i professionisti, la prima vittima è Lee Epperson che sconfisse con il suo micidiale destro al corpo, i primi 17 incontri furono chiusi da Marciano tutti per KO.
Nel 1951 incontra Joe Louis da tutti ritenuto il più forte pugile dell’epoca, almeno fino a quel momento quando Rocky lo atterrò con una combinazione montante–gancio all’8a ripresa.
Tuttavia Louis fu sempre l’idolo di Marciano e dopo l’incontro nacque tra i due un’amicizia vera, che portò Rocky ad aiutare il vecchio campione, anche finanziariamente, dopo esser caduto in disgrazia dopo il ritiro.
Nel ’52 a Filadelfia Jersey Joe Walcott fu il primo pugile ad mettere al tappeto Marciano, ma l’incontro si concluse al 13mo round con la vittoria del pugile italo-americano che con un potente diretto seguito da un gancio spense la luce al pugile di Merchantville.
Nel 1953 incontra per la seconda volta un’altra leggenda del pugilato, Roland La Starza,(battuto per la prima volta,proprio da Marciano, dopo 37 incontri ) vincendo anche questa volta però all’undicesima ripresa, con un terribile montante destro che spedisce l’avversario fuori dalle corde.Negli anni successivi neanche campioni del calibro di Archie Moore e Ezzard Charles riescono a resistergli per più di 10 riprese.
Marciano è terrificante tanto da meritarsi il soprannome di “The Brockton Blockbuster” (Il Bombardiere di Brockton) 49 vittorie, 43 per KO di cui 20 entro la terza ripresa. Nonostante una tecnica molto grezza, lento e con un allungo di molto inferiore alla media dei pesi massimi (solo 170cm) riesce a mettere al tappeto tutti i miglior pugili dell’epoca.
Dopo essersi ritirato, nel 1962 si fecero sempre più insistenti le voci di un suo ritorno contro il campione Sonny Liston, ma non si concretizzo mai poichè la moglie lo dissuase con ogni mezzo. Sempre nello stesso anno in un incidente aereo Marciano perse la vita ed entrò di diritto nella storia come il pugile più forte della storia della boxe.
“Quando gli sparring partners hanno cominciato a scarseggiare,
ho capito che probabilmente c’era qualcosa che funzionava in quello che facevo” (R.Marciano)
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