TIMING ALIMENTARE: l’importanza del tempo

Quando si parla di allenamento, gara o più in generale di performance sportiva, ci si concentra sempre sugli aspetti tecnico tattici che stanno alla base dell’attività specifica, un fattore che tuttavia viene spesso tralasciato ma gioca un ruolo fondamentale nell’efficienza delle prestazioni sono i tempi di assunzione dei nutrienti.

Il rendimento sportivo di un soggetto dipende principalmente da quello che mangia  ma molto spesso i ritmi elevati di lavoro, l’irreperibilità di alcuni cibi nelle vicinanze del proprio ufficio  non ci permettono di assumere il giusto apporto proteico, lipidico e glucidico  nell’arco dell’intera giornata.
Non esistono verità assolute a riguardo, ma cercheremo comunque di fornire degli utili consigli  generali che si attengano alle esigenze fisiologiche, ricordando comunque che la nutrizione varia in base ai casi specifici e sarebbe sempre opportuno rivolgersi ad esperti di settore per la prescrizione di protocolli adeguati.

Il consiglio che può essere dato è di dividere l’assunzione  in più momenti nella giornata ( i famosi 5 spuntini ) prestando particolarmente attenzione al momento più importante della giornata: l’ALLENAMENTO

PRE WORKOUT: l’obiettivo in questa fase è quello di fornire energia ed idratare l’organismo, al fine di ottimizzare la prestazione.
Sulle tempistiche di assunzione si potrebbe dibattere molto, perchè dovremmo valutare: la tipologia di attività,il soggetto che la pratica e se le sostanze vengono assunte allo stato solido o integratori diluiti in un liquido. I ritmi digestivi rappresentano un fattore da tenere in stretta considerazione: sport o attività di contatto, male si sposano con uno stomaco gonfio o con una digestione ancora da terminarsi, cosi come attività  di endurance  vengono altrettanto ostacolate da una massiccia concentrazione di liquidi, non a caso ciclisti o maratoneti privilegiano i gel ad assorbimento rapido e non il classico integratore da diluire in massicce quantità di acqua.
Da non sottovalutare sono anche fattori come le condizioni climatiche e lo stato specifico dell’atleta.  In situazioni di grande caldo uno dei principali ostacoli alla prestazione fisica può infatti essere la carenza di liquidi; ricordarsi dunque di apportare un’ adeguata idratazione.
Anche se può sembrare ridicolo, ricordiamo che esistono situazioni che potremmo definire psicologiche e riguardano unicamente il singolo: atleti che avvertono di frequente la sensazione di fame, che tendono a avvertire debolezza, o casi simili, andrebbero opportunamente alimentati a ridosso dello sforzo. Soggetti che invece tendono a soffrire di ansia o perdita dell’appetito sarebbero da alimentare a debita distanza dall’attività, al fine di prevenire fenomeni come vomito nausea, diarrea o altro.

POST WORKOUT: l’obiettivo di questa fase è invece quello di porre freno ai fenomeni catabolici avviati dall’organismo ai fini della produzione di energia, la teoria vuole che generalmente sì è soliti assumere cibi ad alto indice glicemico per velocizzare il ripristino dei depositi di glicogeno, ma ne esistono di diverse; per alcune sarebbe valida  un’ assunzione a ridosso dello sforzo , altre secondo cui anche a distanza di un paio d’ore, l’effetto sarebbe lo stesso, in quanto la glicogenesi avverrebbe fra le 8 e le 24 ore successive (a patto comunque che il fabbisogno glucidico durante l’intera giornata sia adeguato). Tutto cambia se il soggetto è un atleta che si allena più di una volta durante la giornata e che non dispone dunque di tempistiche di recupero elevate, in questo caso l’assunzione di nutrienti è obbligatoriamente da farsi a ridosso dello sforzo.
Anche l’assunzione di proteine ed amminoacidi è importante,  per le  funzioni plastiche che ricoprono. Gli ultimi, in particolare quelli ramificati (famosi BCAA) non necessitano di essere ulteriormente scomposti e dover arrivare sino all’intestino, ma passano direttamente dalle pareti dello stomaco, garantendo sempre in termini plastici il quasi immediato raggiungimento dei muscoli. Nei casi di sport che comportino un alto catabolismo o nei sopracitati casi di allenamento rappresentano una soluzione di grandissima efficacia.
Per un maggiore approfondimento sugli integratori alimentari, vista la larga diffusione in campo anche dilettantistico, invitiamo a consultare gli articoli inerenti ma ricordatevi una cosa fondamentale: se avete una corretta alimentazione, non avete bisogno di integrazione

 

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