SCHIVA, SCHIVA…ESCI !!!! Questo è il grido a bordo ring del maestro che sprona il suo pugile ad evitare i colpi dell’avversario.
Ma come deve essere eseguita la schivata ? Esiste una regola generale ? Ci sono più tecniche ? SI’ ! Ci sono più tecniche e quale usare dipende dal tipo di combattente che hai di fronte e da come gestisci la distanza nel combattimento.
La numero uno in assoluto e senza dubbio quella in flesso-torsione del busto, dalla posizione di guardia si compie un movimento rotatorio del bacino e una leggera flessione in avanti del busto, in questo modo è possibile mandare a vuoto il diretto (destro o sinistro) dell’avversario e colpire di rimessa.
E’ sicuramente la schivata più difficile perché occorre avere un’ottima prontezza di riflessi e anticipare il pugno dell’avversario. Da un punto di vista fisico è impossibile schivare, i tempi necessari per eseguire una schivata sono nettamente superiori a quelli di esplosione del diretto. Infatti i pugili professionisti non aspettano di vedere il colpo ma elaborano inconsciamente tutti quei micro-movimenti anticipatori che il corpo esegue prima di effettuare un colpo (es. movimento della spalla, spostamento del peso sul piede in avanti, piccolo passo fatto in avanti etc..etc..) e schivano anticipando l’avversario.
Poi abbiamo la schivata in uscita dai colpi circolari, come ad esempio i ganci. Qui il movimento è già più complesso, poiché richiede una maggiore coordinazione tra la parte superiore del corpo e gli arti inferiori. Ipotizziamo di star per ricevere un gancio sinistro, il movimento da eseguire sarà un semi-spostamento ( o spostamento completo) verso destra e contemporaneamente con le gambe flesse passare sotto il colpo dell’avversario, arrivando a posizionarsi lateralmente per essere in grado di rispondere in contrattacco oppure uscire completamente dal suo campo visivo e allontanarsi.
Grande interprete di questo gesto è sicuramente il giovane pugile ucraino Vasyl Lomachenko, guardate qui le sue schivate sia in flesso-torsione che dai colpi circolari:
Altra schivata da segnalare e sicuramente quella portando il busto all’indietro, rimanendo fermi, facendo andare fuori tempo l’avversario e rispondendo con un bel colpo d’incontro.
Ovviamente è necessario eseguire allenamenti dedicati, curando dal punto di vista atletico un lavoro incentrato sul core e sulla rapidità di gambe, e dal punto di vista tecnico-tattico una preparazione sul gesto cercando di far capire al vostro ragazzo di non concentrare il suo sguardo solo sul pugno, ma di avere un’immagine più ampia del proprio avversario puntando a riconoscere quei micro movimenti che fanno la differenza tra subire un colpo e non prenderlo.
“L’uomo che non ha fantasia,non ha ali per volare.” (M.Alì)