In Argentina ci sono due mostri sacri del pugilato, opposti ma nello stesso tempo devastanti, dei veri campioni, uno è Carlos Monzon e l’altro è Nicolino Locche, detto EL INTOCABLE , per le sue abilità difensive e riflessi straordinari.
Naque a Tunuyan il 2 settembre 1939 aveva padre e madre italiani, era il sesto figlio di Felipe e Nicolina, scappati dall’Italia per fuggire dalla seconda guerra mondiale. A 8 anni entra per la prima volta in palestra è incontra Francisco Mora Bermudez detto Paco egli sarà il primo e unico allenatore e manager, sempre insieme fino all’ultimo match.
Divento professionista nel 1958, dopo 122 incontri da dilettanti dei quali solo 5 persi, ma all’epoca era difficile avere informazioni precise dei record dei pugili sudamericani. Nel 1961 divenne campione argentino dei pesi leggeri sconfiggendo Jaime Gine, due anni dopo conquistò il titolo sudamericano di categoria, fino ad arrivare a combattere per il titolo del mondo contro il temutissimo e fortissimo Paul Takeshi Fuji, di origini hawaiane era un pugile aggressivo, un vero e proprio guerriero del ring.
Locche era e fu anche in quell’occasione l’INTOCCABILE, intercettò i pugni del avversario prima che potessero sfiorarlo. Alla 10 ripresa,Fujii abbandonò l’incontro perché esausto ed esasperato per non essere riuscito a colpirlo.
L’argentino era fatto così, un’artista della schivata e del gioco di gambe, un ballerino capace di disegnare spettacolari movimenti, non amava affatto prendere colpi e li evitava con movimenti millimetrici del corpo, puro spettacolo per il pubblico.
Locchè, però, era anche un trasgressivo incapace di rinunciare al fumo, sua eterna passione e dannazione. Addirittura fumava pochi minuti prima del combattimento, nello spogliatoio, mentre si preparava all’incontro. Qualche tiro di sigaretta e via fregandosene delle regole, anche quelle più elementari di un’atleta.
Difese il titolo altre 5 volte per poi perderlo definitivamente contro Alfonzo Frazer nel 1972, ci fu un altro incontro nel ’73 contro Cervantes ma venne sconfitto per TKO alla nona ripresa.
Si ritirò definitivamente nel 1976, con un record personale di 136 incontri, 117 vinti 4 persi e 14 pari, entrò a far parte della HALL OF FAME nel 2003 e due anni più tardi si spense all’età di 66 anni per complicanze polmonari a Las Heras.
Ecco qui un video dove si può ammirare Locche nella sua grande capacità difensiva, con le braccia penzoloni e addirittura con le mani dietro alla schiena: