Yoga boxe: due filosofie (e allenamenti) che hanno molto in comune!

Boxe, yoga… che cosa possono mai avere in comune? Beh, prima di tutto la passione. Passione per qualcosa che fa bene al corpo e allo spirito. Inoltre, la forza è senza dubbio un elemento fondamentale in entrambe queste discipline: forza interiore e forza esteriore.

Se nel pugilato la forza si manifesta in un gesto, il colpo, nello yoga si mostra nel mantenimento di una posizione (e alcune sono davvero scomode!) a lungo. Ma la forza è anche interiore, è volontà, il desiderio di riuscire in una posizione o in un match, di conquistare mezzo centimetro alla volta. Che si tratti di un allungamento in Paschimottanasana o del ring con di fronte un avversario.

Pugilato e yoga hanno altro in comune? Vi svelo un segreto…  Molti degli esercizi a corpo libero che si eseguono nella preparazione atletica della boxe derivano dallo yoga… Abbiamo già parlato della posizione del bastone (plank) e di Paripurna navasana, la barca… ma non sono solo queste le posizioni che si utilizzano nella boxe!
Molte asana eseguite dinamicamente aumentano la forza, tonificano i muscoli e danno maggior stabilità. La posizione del cobra, bujangasana, rafforza la colonna vertebrale, tonifica i glutei, tonifica le spalle… Utkatasana, la sedia, altro non è che uno squat, che rinforza caviglie, quadricipiti, polpacci, braccia e non per niente in sanscrito significa proprio posizione di forza…

Ma lo yoga non e la boxe hanno molto di più in comune… tutte le posizioni yoga di apertura del petto o flessione indietro possono essere un valido aiuto per chi pratica pugilato: la caratteristica di queste asana, infatti, è quella di dare forza e coraggio, di aumentare la centratura su stessi e chiunque salga su un ring ne può trarre assoluto giovamento!

Inoltre, tutte le posizioni di allungamento possono essere un valido aiuto, a chiusura delle sessioni di allenamento, per allungare i muscoli affaticati. Infine, il rilassamento e la meditazione possono amplificare gli effetti sia dell’allenamento che dello “stretching”.

Che ne dite?

Giada

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