IL CALO PESO NEGLI SPORT DA COMBATTIMENTO

La pratica sportiva a qualsiasi livello dilettantistico o professionistico, prevede un momento di confronto prima della gara: la pesa degli atleti.

Partiamo dal presupposto che negli sport da combattimento il contatto fisico rappresenta una componente preponderante, se:  Potenza = Massa x Accelerazione  non ci sarà difficile capire come anche solo pochi Kg possano determinare una disparità importante fra due atleti.
In funzione di ciò si cerca generalmente di raggiungere il peso  dove si riesce ad esprimere una prestazione ottimale.
La scelta di  una categoria (link) piuttosto che di un’ altra è in funzione della propria struttura , come per la scelta di un vestito. In altre parole la categoria che, per morfologia vi si “cucirà” meglio addosso, sarà la vostra: grandi pugili come Rocky Marciano o Mike Tyson, nonostante non spiccassero in statura, mostravano una naturale predisposizione alla categoria dei massimi.

Sebbene sia doveroso ai fini prestativi mantenere una bassa percentuale di grasso corporeo, dimagrire eccessivamente per raggiungere una categoria magari più bassa comporta, oltre ad uno stress mentale, anche cali della performance atletica e possibili ripercussioni sulla salute. Viceversa anche aumentare a tutti i costi la massa muscolare con un vantaggio in termini di forza potrebbe avere risvolti negativi, per l’atleta, in termini di agilità e rapidità.

Quali sono i fattori che influiscono sulla gestione del peso ??

  1. Allenamento: in base al protocollo adottato possiamo spaziare da un implemento del dispendio calorico, con maggiore ossidazione degli acidi grassi e conseguente calo di peso, oppure ad adattamenti anabolici al fine di un aumento di massa funzionale.
  2. Nutrizione: il fattore che gioca il ruolo più importante in relazione al proprio peso. Una corretta alimentazione non si limita solamente al raggiungimento di un rapporto ottimale fra massa magra e grassa ma, attraverso la sua diretta correlazione a processi bioenergetici e sistemici, anche alla massimizzazione della performance.
    Mangiare bene ed allenarsi bene rappresentano dunque il miglior modo per arrivare alla gara in piena forma.

Quando devo intervenire sul peso ?  Un grande maestro (Ottavio Tazzi ndr) avrebbe detto: “El pes sè fà a tavula (Il peso si fa a tavola)”  questo per dire che il controllo dovrebbe avvenire quotidianamente, attraverso un’alimentazione bilanciata e curata purtroppo però  nella pratica, spesso, si agisce con metodi diversi:

  • calo veloce (da 1 a 7 gg prima): consiste nella diminuzione dell’apporto calorico e delle riserve di glicogeno unita ad una fase di graduale diminuzione dell’introito elettrolitico (sodio e potassio) al fine di eliminare i liquidi in eccesso. L’acqua rappresenta infatti fra il 50% e il 60% del nostro corpo è la disidratazione con eventuale ipertermia indotta (sauna, bagno turco) permette una consistente perdita di Kg. Questo metodo non è adatto a tutti e può essere molto pericoloso: la drastica riduzione di liquidi con alterazione dell’equilibrio elettrolitico crea affaticamento nervoso e cardiovascolare, diminuzione della sudorazione e riduzione della capacità di disperdere calore. Solo atleti professionisti possono utilizzare questa modalità, procedendo entro le 24ore successive al peso ad una fase di ricarica per ripristinare l’equilibrio idro-salinico e le riserve di glicogeno.
  • calo moderato (da 7 gg a 3 settimane prima): rappresenta una condizione più blanda della precedente seguito da una fase di mantenimento e consiste in una riduzione dell’introito calorico o il cambiamento delle fonti energetiche, diminuendo i carboidrati in favore dei lipidi. È un ottimo metodo che non stressa l’atleta e viene utilizzato in vista di pese ravvicinate al match (poche ore) e nei casi di atleti che abbiano una quantità accettabile di massa in eccesso.
  • calo graduale (da 3 sett a mesi prima): si adotta quando l’atleta si trova per svariati motivi a dover perdere una quantità molto consistente di massa grassa e regimi alimentari troppo drastici comporterebbero cali di performance non reversibili a breve termine.

Il calo del peso secondo gli approcci “fai da te” sono spesso infruttuosi e non esenti da controindicazioni,  la nutrizione è una scienza e come tale deve essere gestita da professionisti  attraverso un percorso quotidiano studiato e creato su misura.
Le vittorie si costruiscono giorno dopo giorno, con un solo obbiettivo, preservare la salute fisica dell’atleta.

 

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