Chiunque abbia frequentato un corso in una palestra di pugilato non avrà potuto esimersi dal fare qualche squat…
Chiunque abbia frequentato delle lezioni di yoga è incappato, prima o poi, in utkatasana….
Ebbene, come molte degli esercizi che si eseguono durante la parte di allenamento aspecifico nel pugilato anche lo squat deriva dallo yoga e, più precisamente, dalla sedia yogica. Un’asana molto antica, che riunisce in sé i benefici dei piegamenti in avanti (perché si ha una flessione dell’anca), con quelli delle posizioni in piedi. Quindi, rafforza parte superiore e inferiore del corpo, aumenta la stabilità, rafforza arti inferiori e superiori. Non per niente in sanscrito utkata singinifica proprio potente!
La posizione della sedia, come abbiamo detto, rinforza caviglie, cosce, polpacci, braccia, spalle, spina dorsale, favorisce il riallineamento della postura simmetrizzando il corpo, stimola gli organi addominali, diaframma, cuore.
Partendo da tadasana, con un lungo inspiro, solleviamo le braccia portando i palmi prima davanti al cuore e poi sopra alla testa, perpendicolari al pavimento e parallele con i palmi rivolti verso l’interno. Espirando ci si abbassa, flettendo le ginocchia e le anche e facendo in modo che le cosce siano il più possibile parallele al pavimento.
Le ginocchia, quindi, saranno oltre la punta dei piedi e il busto sarà leggermente piegato in avanti. Per mantenere la posizione i piedi dovranno essere ben saldi al pavimento, le cosce contratte, gli addominali contratti verso la colonna.
Tre o cinque respiri mantenendo l’asana e poi, inspiriamo e distendiamo le ginocchia, portando di nuovo il corpo in posizione eretta. Espirando le braccia tornano lungo il corpo nella posizione della montagna…
Pronti per ritrovare tutta la potenza di questa posizione? Buona pratica!