Quando si parla di allenamento, crescita muscolare e prestazione sportiva, si è portati a citare fra gli aspetti da non trascurare l’importanza del sonno.
Ma cos’è il sonno ?
E’ un processo fisiologico, contrapposto alla veglia, che sospende temporaneamente l’interazione tra il soggetto e l’ambiente esterno.
In altri termini si altera in modo reversibile lo stato di coscienza, infatti basta un rumore o uno stimolo per tornare vigili.
Di fronte ad uno stato di quiete apparente si nasconde in realtà un’attività celebrale anche di 10 volte superiore allo stato di veglia, si innescano processi termoregolatori e di ritorno all’equilibrio fisiologico (omeostasi) nonché di secrezioni a livello ormonali (aumento del GH).
Dormire è una delle azioni che il nostro corpo esegue per ricaricarsi e farlo per un numero insufficiente di ore significa:
- modifica dei cicli circadiani, con conseguente modifica dei ritmi di produzione ormonale del nostro corpo durante la giornata;
- aumento dei livelli di cortisolo (ormone dello stress) e aumento dell’accumulo di grasso (litogenesi) e catabolismo proteico;
- aumento dello stimolo della fame dovuto al fatto che il nostro corpo consuma più energie da sveglio;
- abbassamento delle difese immunitarie.
Se abbiamo a cuore la nostra salute a lungo termine, il sonno deve rappresentare una componente fondamentale della nostra vita; permette il recupero (supercompensazione), conserva energia grazie alla riduzione dell’attività metabolica e della temperatura corporea, favorisce l’apprendimento fissando la memoria e facilitando l’incorporazione di nuovi comportamenti appresi in veglia.
Qual è tuttavia il numero di ore più giusto da trascorrere a letto? quando rischio il sovrallenamento ?
In antichità l’uomo aveva un ritmo sonno- veglia regolato dal sole, il che significa che poteva arrivare a dormire anche 12 ore nei periodi più bui, oggi invece anche per merito del progresso tecnologico questo discorso è cambiato: non è raro infatti avere una media di 6 ore di sonno per notte ,come non è impossibile trovare persone che dormono di giorno e siano svegli di notte.
Cosa comporta tutto questo?
L’uomo ha delle capacità adattive molto alte e ciò lo porta a modificare il proprio metabolismo in base alle esigenze. non esiste quindi una ricetta universale l’importante sarà fornire sempre un nutrimento adeguato e conforme alle nostre abitudini e che queste ultime siano sostenibili a lungo termine( minimo 6/8 ore di media per notte). Gli atleti professionisti con moli di lavoro elevato (mattina, pomeriggio e sera) necessitano di una precisa programmazione tra sonno e veglia, l’amatore invece ha comunque la possibilità di ottenere dei miglioramenti, indipendentemente dagli orari dell’allenamento curando la quantità del sonno.