“Maestro, cosa facciamo oggi ???”
In palestra è la domanda che viene ripetuta dagli allievi all’inizio della lezione, ma non sempre ricevono una risposta esauriente, anzi spesso l’allenamento viene deciso poco prima di entrare, se non addirittura sul momento. Se avete avuto questa sensazione, c’è qualcosa che non va !
Il pugilato è uno sport con molte variabili caratterizzato da gesti rapidi e automatici, anche di tipo impulsivo, ma ciò non toglie che la preparazione deve essere programmata e razionale e non può avere un carattere istintivo.
Pianificare e periodizzare, questi sono i due termini che ogni allenatore deve considerare quando all’inizio della stagione prepara il piano di allenamento per i suoi atleti.
Solo in questo modo è possibile sviluppare le capacità (motorie, tecniche e tattiche etc..) e abilità necessarie per raggiungere e mantenere il picco di forma sportiva.
Cosa vuol dire periodizzare ?
In termini molto semplici significa individuare 3 momenti nelle quali dividere il tempo che intercorre dall’inizio della preparazione fino all’evento sportivo principale (campionati assoluti, tornei regionali, titoli internazionali etc..).
E’ possibile dividere queste fasi in:
1) periodo preparatorio (divisibile ulteriormente in tappa fondamentale e tappa speciale);
2) periodo competitivo;
3) periodo di transizione (o riposo).
Ogni periodo comprende mesocicli a loro volta composti da microcicli organizzati in singole unità di allenamento.
Esiste anche un’altra fase che chiameremo di adattamento anatomico, si tratta di un periodo variabile dalle 2 alle 6 settimane dove l’obbiettivo è quello di porre l’attenzione su aspetti di tipo valutativi degli atleti con l’esecuzione di test specifici, sul miglioramento di alcune lacune quali mobilità e flessibilità, oppure per l’apprendimento di nuovi esercizi, gesti o movimenti da utilizzare nei periodi successivi.
E’ chiaro quindi che ogni singolo allenamento non può essere frutto del caso e dell’umore giornaliero del maestro, la ripetitività degli esercizi senza uno scopo prefissato diventa dannoso e spesso anche controproducente e limitante al miglioramento delle performance sportive.
Nei prossimi articoli parleremo nel dettaglio di tutte e tre le fasi, cercando di comprendere come ciascuna sia fondamentale nella costruzione e formazione sportiva degli atleti.