Lo yoga, se praticato bene e seguiti da una persona competente, fa bene. I benefici dello yoga sono innumerevoli sia dal punto di vista fisico (equilibra la postura, potenzia i muscoli, allena la resistenza…) sia sul piano interiore (si allenta lo stress, conquista una maggior consapevolezza, grazie al respiro anche la mente si calma…) Ma quale tipo di yoga scegliere? A seconda di ciò che piace, ognuno troverà il proprio yoga!
Lo stile di yoga di cui parliamo oggi è l’ashtanga vinyasa yoga: uno stile dinamico e abbastanza impegnativo, basato sulla coordinazione fra il respiro e il movimento.
Portato nel mondo occidentale da Pattabi Jois (1915-2009), questo stile trova le sue radici in Krishnamacharya, maestro di yoga che aveva la sua scuola a Mysore, nell’India meridionale.
Questo stile consiste in sei serie di asana che non possono essere variate, sia nella pratica in classe che nella pratica individuale. Si inizia con una serie di 8 o 10 saluti al sole seguiti da altre serie, generalmente la prima e relativamente più semplice, e si conclude con il canto di un mantra.
Come dicevamo la caratteristica di questo stile di yoga è la coordinazione fra respiro e movimento: le serie, infatti, seguono un flusso dinamico di transizioni da una posizione alla successiva, da qui il nome vinyasa.